Home > Trieste e dintorni > Cosa vedere a Trieste
La storia del Parco di San Giovanni inizia nel 1908 quando viene inaugurato a Trieste l'Ospedale Psichiatrico Provinciale.
Negli anni Settanta il Parco diventa il luogo dell'innovazione e del cambiamento: è qui infatti che si realizza una rivoluzione di portata internazionale nel campo della psichiatria, grazie a Franco Basaglia e ai suoi collaboratori.
L'ospedale e il Parco si aprono alla città: i malati sono liberi di uscire e i cittadini di entrare.
Oggi Parco e città sono uno splendido giardino aperto, un laboratorio di imprenditoria sociale, di attività assistenziali e creative, di proposte culturali e di alta formazione; luogo di libero scambio, luogo simbolico in cui testare nuove modalità d'"uso" della città fra splendide architetture, sentieri, scalette e boschi, maestosi Roveri, prati e aiuole di rose e camelie.
- orari di apertura: sempre aperto
- contatti: per contattare gli abitanti del Parco (istituzioni, associazioni, cooperative sociali) vai sulla scheda e troverai i riferimenti.
Il Roseto del Parco di San Giovanni, uno dei più grandi d'Italia, ospita quasi cinquemila varietà di rose, da quelle dedicate a personaggi famosi a molteplici varietà europee, americane e giapponesi…
Entrando dall'ingresso inferiore del Parco, un ideale percorso si snoda attraverso la viabilità per sentieri, scale e viali alberati, in un susseguirsi di piante e rose antiche per giungere alla parte superiore, dove si trovano le rose moderne.
In omaggio all'epoca della costruzione dell'ex Ospedale Psichiatrico è stata realizzata anche una collezione di rose Liberty, collocate in aiuole simmetriche e speculari ai lati del sentiero accompagnato da archi rivestiti di rose rampicanti dell'epoca.
Nell'ampia area soleggiata a terrazze, all'estremità nord-est del Parco, si trova la parte più grande del roseto, dedicata alle rose moderne più note: Ibridi di Tea, rose a mazzetti, rose rampicanti inframmezzate a clematidi e a graminacee ornamentali.
Per informazioni sul roseto e le sue rose vai su www.siit.eu/cercarose
Fonte: Discover Trieste